Intervista a Ugo e Alfredo, responsabili del reparto lavorazioni in piano con levigatrice e lucidatrice.

Questo mese pubblichiamo l’intervista ai fratelli  Ugo e Alfredo, che seguono il reparto di lavorazioni in piano per i nostri clienti.

QUALI SONO LE FASI DI QUESTA LAVORAZIONE?

Il nostro reparto è dotato di diversi macchinari, tra cui:

  • Una levigatrice in piano VIET, in grado di asportare la parte superficiale del pezzo da lavorare, ottenendo così un prodotto più omogeneo, completo e satinato. Si può utilizzare per sgrossare i materiali grezzi, fino ad ottenere una finitura oltre che estetica anche funzionale per il trattamento successivo: la lucidatura.
  • Una lucidatrice in piano MEKA, in grado di svolgere lavorazioni automatiche su una superfice massima di 1,5 metri x 7 metri. Mediante l’azione di due motori da 50 CV che avviano due assi rotanti suddivisi in sisal e cotone, andremo ad asportare la levigatura per uniformare la superficie, eliminando qualsiasi tipo di imperfezione e raggiungendo il massimo della lucentezza. In questa macchina 4.0 è possibile adattare un rullo scotch brite per ottenere una finitura satinata molto fine.
  • Una smerigliatrice a nastro abrasivo circolare, in grado di levigare o lucidare in modo omogeneo tutta l’aerea dei tubi con dimensioni massime di diametro 15cm x 7metri.
QUALI SONO I VANTAGGI PRINCIPALI DI QUESTA LAVORAZIONE?
  • Lavorazioni in tempi brevi per articoli fuori misura (come grosse lamiere, pali della luce,..);
  • Possibilità di ottenere una superficie più omogena rispetto ad un lavoro manuale;
  • Garanzia di qualità e costante rugosità superficiale anche sui materiali più complessi;
  • Garanzia di uno standard di lucentezza (concordato con il cliente), misurabile con glossmetro.
SU QUALI METALLI SI PUO’ UTILIZZARE?

Le fasi di questa lavorazione si differenziano per stato e tipologia di materiale. A seconda dell’esigenza del cliente, si procede da una grana più grossa per terminare con una più fina. Si può applicare su qualsiasi tipologia di metallo ad eccezione di magnesio, silicio e piombo.

QUALE ESPERIENZA PROFESSIONALE SERVE PER OTTENERE UN RISULTATO FINALE DI QUALITA’?

Come prima esperienza, abbiamo avuto la possibilità di formarci nel reparto di lucidatura manuale, attraverso l’utilizzo di ruote lamellari. Quanto appreso ci è servito per applicare le competenze acquisite anche sulle lavorazioni automatizzate e sui fuori misura. Un’altra esperienza pregressa nel controllo delle finiture di superfice ci ha dato la possibilità di sviluppare lavorazioni sempre più complesse e di adeguare la tipologia di resa in base alla richiesta del cliente. Per ottenere un risultato finale di qualità serve prestare attenzione ad ogni dettaglio o difetto che può presentare il pezzo prima e dopo la lavorazione.